La matematica non è una religione

Se l’otto per mille equivale a un miliardo di euro, a quanto equivale il cinque per mille?

La matematica avrebbe una risposta, semplice: otto sta a un miliardo come cinque sta a x.

Per cui x = cinque miliardi diviso otto = seicentoventicinquemilioni.

Lira più lira meno.

Ma l’otto per mille è materia di Dio, per cui la risposta della matematica non conta. Conta la fede, anche per chi non ci crede, e sull’otto per mille non mette alcuna firma.

L’importante è che non sappia che i suoi soldi finiscono egualmente alla Chiesa Cattolica, mentre quelli che avrebbe voluto destinare al 5 per mille saranno in parte scippati dallo Stato (disonesto qui perché fin troppo generoso con le confessioni religiose).

Ecco il video che ho girato insieme al mio amico Alex Raccuglia, e con gli amici attori Olga Fioriti, Giorgio Arcari e Sergio Paladino (è la voce fuori campo), per la campagna informativa dell’UAAR, l’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti.

Per altre informazioni sull’uso effettivo dei soldi dell’otto per mille vi rimando al sito www.occhiopermille.it.

Il papa, i condom e l’HIV (e liberaci dal sesso, Amen)

il Papa è andato in Africa e mentre era ancora sull’aereo ha fatto un’affermazione gravissima riguardo al fatto che i preservativi «non risolvono il problema dell’HIV» (e fin qui scopre l’acqua tiepida) ma «lo aggravano».
L’ufficio stampa del Vaticano ha poi corretto, con una veniale mistificazione, e scritto in un comunicato che «rischiano di aggravare il problema» (come, lo sa solo Dio).
Ma ha anche fatto un’altra cosa: per motivi non del tutto chiari il comunicato-stampa ha messo in bocca al papa la parola «profilattici» e non – come hanno sentito e riferito tutti i giornalisti presenti – «preservativi».
Io ho pensato bene di fare una piccola raccolta di immagini (con due video) sulle intelligenti campagne a favore dell’uso del profilattico, in Africa e non solo, che ho segnalato ai miai amici di Facebook. Poi oggi ho visto che un giornale canadese ha messo in bocca al papa un’altra cosa, in una vignetta.

Io penso che Il Papa dovrebbe davvero smetterla di dire cose che possono contribuire a uccidere molte migliaia di persone.

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Un video di una campagna realizzata in Kenya:

e uno altrettanto divertente di una pubblicità censurata in Inghilterra (o forse in Francia):

Infine una serie di immagini molto «d’impatto»

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Vatti a fidare di Dio… (e pluribus unum)

La crisi internazionale delle borse sembra aver causato un piccolo corto circuito nei fedeli americani: le loro banconote riportano il motto “in God we trust” (che non chiama in causa l’Antitrust ma si traduce con “In Dio abbiamo fiducia”), ma oggi il Papa Benedetto XVI sembra chiamarsi fuori, affermando : «I soldi svaniscono, la parola di Dio no».

Mi sembra buffo perché suona un po’ come se di fronte alla dêbacle economico-finanziaria innescata dai mutui sub-prime dicesse: “Non ve la prendete con me”.

Chissà se qualcuno in Vaticano si era lamentato del (blasfemo?) accostamento al Dio Denaro, per cui la fiducia nel Signore figura su tutti i “verdoni” stampati negli Usa?

Un interessante articoletto pubblicato nel sito della Freedom From Religion Foundation [dal titolo “In God we (Don’t) Trust”] spiega che molti americani sono oggi convinti che si tratti Continua a leggere

Ayala: ecco perché il “disegno intelligente” rifiuta l’evoluzionismo

Solo una segnalazione: la bella rivista dell’Howard Hughes Medical Institute (HHMI Bulletin) pubblica un’intervista a Francisco Ayala, docente di biologia e filosofia all’Università di Irvine, in California, sul tema del creazionismo, in anni recenti reimpacchettato con il nome di “disegno intelligente”.

Da quando si trasferì negli Stati Uniti nel 1961, Ayala (che aveva studiato in Spagna in scuole cattoliche) studia da vicino il conflitto tra scienza e religione sul tema dell’evoluzionismo.

Ecco un passo dell’intervista di Harvey Leifert che mi sembra particolarmente significativo:

HHMI: WHY IS EVOLUTION SO CONTESTED IN THE UNITED STATES, AT LEAST IN CERTAIN AREAS?

FA: The United States was largely founded by people who were being persecuted for religious reasons. I think love for religion predisposes citizens in this country toward the perception of a conflict with science. On top of that, the idea is pervasive that science tends to be materialistic.

HHMI: MEANING?

FA: Materialism is a philosophical position, affirming that nothing exists beyond “matter,” that which we can experience with our senses. I would say that science is methodologically materialist: it can deal only with the world of matter. But it is not philosophically materialist; it does not imply that nothing can exist beyond what we experience with our senses, as religion requires. One can accept scientific principles and also hold religious beliefs.

But, many people are ignorant of science and just assume it is contrary to their religion. Of course, the proponents of intelligent design and creationism are also spreading a lot of propaganda. The only way to deal with the problem is education and specifically science education, which is unfortunately lacking, by and large, and not only in this country.

Il testo completo è disponibile online.

Guagliò, non sai cosa ti perdi (se sei ateo)

Sulla vicenda della conversione in pompa magna di Magdi Cristiano Allam torna oggi sul Corriere della sera Claudio Magris, con un fondo molto interessante in cui mi fa piacere ritrovare molte delle riflessioni che avevo fatto nel mio post di ieri – Magdi Cristiano (o crociato?) Allam – più una chiusa che dimostra ancora una volta che esiste un modo diverso di vivere la religione.

Conclude Magris:

Ma per fortuna il Cattolicesimo fa balenare la sua grazia e la sua grandezza anche in dettagli minimi, che riscattano pure le tiare. Proprio a Pasqua, quasi a controbilanciare il mio disagio per questa vicenda privata divenuta pubblica, Moni Ovadia mi ha raccontato che una volta Monsignor Bruno Forte, grande teologo e Vescovo di Pescara e Chieti, a un aggressivo interlocutore che si proclamava baldanzosamente ateo, rispose, in napoletano: «Guaglio’, non sai cosa ti perdi… ». Ecco, se la Chiesa parlasse sempre così…

Al contrario, a me l’avvento di Ratzinger ha fatto un effetto assai diverso, che ieri si è manifestato all’improvviso in modo comico.

Ero in libreria con mia moglie, e passando davanti allo scaffale su cui faceva bella mostra di sé il volume:

Joseph Ratzinger – Papa Benedetto XVI

“Perché siamo ancora nella Chiesa”

ho letto il tutto ad alta voce, e immediatamente il mio substrato romanesco ha risposto col cuore, di getto: “Perché se vieni fuori te meno!

(al ché mia moglie ha sghignazzato come non faceva da tempo per le mie battute sceme… sapendo che non alzerei un dito neanche sulla Santa Inquisizione :D)