La presente viene inviata a nome delle famiglie di Rom italiani…

La presente viene inviata a nome delle famiglie di Rom italiani che da oltre 20 anni abitano nel campo comunale di via Idro 62 [a Milano].

Dal maggio dell’anno scorso si parla dello sgombero del nostro campo, ma in tutto questo tempo nessuno ci ha mai detto quando e come sarebbe avvenuto lo sgombero, e soprattutto quale sarebbe stato il nostro destino, di cittadini italiani che in questa zona risiedono, lavorano, mandano a scuola i figli.

Questa mattina [sabato 25 settembre 2010] si sono presentati i vigili, notificando ad una ventina di famiglie (la quasi totalità del campo) un vero e proprio avviso di sfratto, esecutivo entro 48 ore.

Difatti, in base ad una interpretazione del “Regolamento delle aree destinate ai nomadi nel territorio del Comune di Milano” [art. 12 par. a)], consegnatoci l’anno scorso, chi ha commesso reati perde “l’autorizzazione all’ammissione e permanenza” nel campo e “l’assegnazione del modulo abitativo”, e con lui tutto il nucleo famigliare.

Questo Regolamento è stato oggetto di diverse contestazioni, sia a livello italiano che da parte della Comunità Europea. Nessuno di quanti hanno ricevuto la notifica si è mai macchiato di reati particolarmente gravi, trattasi in buona parte di reati giudicati sospesi o di accattonaggio. A qualcuno vengono addirittura contestati reati commessi negli anni ’70. Reati comunque antecedenti l’entrata in vigore di questo regolamento.

E’ una misura a nostro giudizio crudele e ingiusta, soprattutto quando riguarda tutto il nucleo famigliare. I nostri bambini hanno appena ricominciato l’anno scolastico. E’ lesivo dei diritti fondamentali della persona.
Noi, cittadini italiani, non abbiamo alcun posto dove andare, né riusciremo a trovarlo in 48 ore. A meno di non doverci accampare per protesta davanti a Palazzo Marino o alla Casa della Carità.

Le famiglie del campo comunale di via Idro 62
Per informazioni: info@sivola.net

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