Sesso a scuola: astenersi perditempo

Mentre da noi si dedicano articoli scandalizzati al caso di cinque preadolescenti che a Sant’Antimo, nel napoletano giocavano in classe a chi ce l’ha più lungo, negli Stati Uniti si discuteva sui programmi di educazione sessuale nelle scuole.

In particolare, si discuteva del fatto che i programmi che propugnano la sola astinenza non riescono a incidere minimamente sul numero di infezioni a trasmissione sessuale né sulle gravidanze indesiderate nell’adolescenza, certo indicativi di un grave problema.

Numerosi esperti hanno testimoniato ieri davanti al Congresso che i programmi fortemente voluti dai religiosi conservatori – quelli in cui si propugna la sola astinenza e ci si astiene dal fornire una vera educazione sessuale agli studenti, che dagli anni Novanta in poi stanno ricevendo cospicui finanziamenti federali – non funzionano.

E’ ovvio che in casi come questo non si tratta solo di buttar soldi pubblici in cose inutili, ma anche di distogliere i fondi, e l’attenzione degli studenti, da programmi che invece potrebbero avere un impatto positivo nel prevenire malattie e sofferenze.

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